Lavermicocca 2008

LAVERMICOCCA CARLO, Iniziare educando, Ecumenica Editrice, 2008

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Ecumenica Editrice 2008 – ISBN: 9788888758466 – 184 Pagine – 16,00 euro

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L’Iniziazione Cristiana è, oggi, “il problema della chiesa”: in un mondo non più cristiano si chiedono modalità nuove di annuncio. Si tratta perciò di un tema di riflessione e di studio pastorale fortemente attuale, come bisogno di rinnovamento della prassi della vita ecclesiale e costituisce un campo di rinnovamento pastorale, su cui si sta cercando di arare non sempre con facilità di compiti e speranze di frutti. Immedesimandosi in tale prospettiva la ricerca-riflessione di questo libro evidenzia le principali linee del progetto ecclesiale di questi ultimi decenni post-conciliari, fermandosi in modo specifico sull’adattamento del “catecumenato” (che una volta era per gli adulti) anche ai fanciulli ed ai ragazzi. Si scava in questo contesto con coerenza teologica e applicabilità metodologica e pedagogica, evidenziando che l’operazione non appare tuttavia facile. Il problema è complesso e coinvolge diversi risvolti della visione ecclesiale della vita nella storia della salvezza. L’autore tenta di affrontare criticamente tale problematica che ha richiesto notevole impegno e capacità critica di sintesi nella vasta diatriba che oggi la contraddistingue.

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Carlo Lavermicocca. Sacerdote della diocesi di Bari-Bitonto, parroco, professore stabile di Psicologia della Religione e di Didattica della Religione e vicedirettore nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bari, insegnante di ruolo di IRC nella Scuola Secondaria, collabora con l’Istituto Pastorale Pugliese. E’ socio dell’Associazione Italiana Catecheti (AICA) e della Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR). Ha pubblicato numerosi saggi che affrontano le problematiche psico-pedagogiche dell’educazione religiosa.

Pala 2008

PALA PAOLO, Lu Caltularu di la duttrina cristiana. Studio di un catechismo gallurese (1888), Rubbettino, 2008

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Questo volume, inserito nella collana di studi di meridionalistica, promossa da prof. Borzomati (docente presso l’università per stranieri di Perugia), e portata avanti dall’Istituto Euromediterraneo ISSR, rappresenta attualmente l’unico conosciuto catechismo scritto in lingua gallurese ad opera di un’intraprendente parroco di Aggius, Don Paolo Brandano.

Placida 2008

PLACIDA FLAVIO, Le omelie battesimali e mistagogiche di Teodoro di Mopsuestia, Coop.S.Tom.-Elledici, 2008

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La scoperta del testo siriaco delle Omelie battesimali e mistagogiche da parte di Alfonso Mingana nel 1932, ha dato indubbiamente nuovo slancio alle attività di ricerca e di comprensione della teologia di Teodoro di Mopsuestia. Il suo paziente e originale lavoro di traduzione in lingua inglese prima, e la riproduzione fotostatica del manoscritto Mingana Syr 561 con traduzione francese dopo a cura di Tonneau e Devreesse, hanno fortemente contribuito a rivisitare e rivalutare la dottrina cristologica di questo vescovo del V secolo. Con il presente lavoro ho voluto offrire una traduzione italiana completa in un unico volume delle Omelie battesimali e mistagogiche, al fine di rendere a tutti accessibile per mezzo di una diffusione capillare, ciò che fino a qualche tempo addietro era considerato “campo di indagine” esclusivo per gli specialisti del settore. Il testo di cui mi sono avvalso per realizzare la traduzione è la riproduzione fotostatica del manoscritto Mingana Syr 561 con traduzione francese, a cura di Tonneau e Devreesse del 1949.

Mi sono accostato alla traduzione francese delle Omelie nella duplice veste di catecheta e di appassionato delle opere dei padri e di scrittori ecclesiastici […]. Chi legge deve essere messo nelle condizioni quasi di ascoltare “al vivo” il fonema di termini tipo: “congiunzione”, “associazione”, “catastasi”, “uomo assunto”, così cari al nostro autore e che ne riflettono il contenuto omiletico originale, senza pensare a possibili confronti intratestuali. Anzi si desidera proiettare a ritroso il lettore, rendendolo quasi coevo di quell’assemblea di uditori presenti all’insegnamento teologico-catechetico del vescovo di Mopsuestia (dalla Presentazione dell’autore).

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Flavio Placida, nato a Soveria Simeri (CZ) il 12 marzo 1970, è stato ordinato presbitero il 18 novembre 1995. Ha conseguito il Dottorato in Teologia, con specializzazione in Catechetica, presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. Attualmente è Docente di Catechetica presso l’Istituto Teologico “S. Tommaso” di Messina, Presidente del Centro Studi Verbum. PE anche parroco nelle Parrocchie Madonna del Carmine e S. Maria di Acquaviva e vice-direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano nell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. Ha già pubblicato Aspetti catechistico-liturgici dell’opera di Cromazio di Aquileia, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ) 2005.

Romano 2008

ROMANO ANTONINO (a cura di), Catechesi e catechetica, per la fedeltà a Dio e all’uomo. Studi in memoria del prof. Don Giovanni Cravotta, Coop.S.Tom.-Elledici, 2008

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Don Giovanni Cravotta (1942-2006), salesiano sacerdote, ha illuminato il panorama teologico e pedagogico della Chiesa italiana con il suo profondo impegno di “Catecheta di professione”. Questa raccolta di contributi, in sua memoria, rende omaggio alla sua persona e riconosce, al contempo, il grande merito di “Maestro di Catechetica” in una Scuola da lui iniziata, presso l’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina. La ricerca sull’essere e la missione dei Catechisti in Madagascar è stata sostenuta da un’ipotesi generale: i Catechisti sono stati, per la loro formazione, l’esperienza didattica e la loro reinterpretazione dell’annuncio della Rivelazione, i veri autori principali del processo di inculturazione della fede cattolica in Madagascar.

Il Centro di Pedagogia Religiosa “Giovanni Cravotta” è sorto nel 1972, in seno all’Ispettoria Salesiana di Sicilia, come Centro Catechistico Salesiano.

Attualmente, oltre a svolgere le funzioni istituzionali di Centro universitario di ricerca, all’interno dell’Istituto Teologico “San Tommaso”, il Centro di Pedagogia Religiosa promuove attività di intervento metodologico-catechetico a favore delle Chiese di Sicilia e di Calabria, collaborando anche a livello internazionale (Africa e Madagascar) alla riflessione pedagogico-religiosa e Catechetica.

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Antonino Romano sdb (STD; PhD; MA) è professore straordinario di Catechetica fondamentale, presso l’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina (Aggregato all’UPS di Roma).

Direttore del Centro di Pedagogia Religiosa “Giovanni Cravotta”, Vicedirettore di Itinerarium, ha pubblicato per la Coop.S.Tom.: Percorsi della catechesi malgascia (2003); Les catéchistes à Madagascar (2006).

Trenti 2008

TRENTI ZELINDO, Il linguaggio nell’educazione religiosa, Elledici, 2008

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L’importanza che il linguaggio assume nella ricerca attuale è un fatto sorprendente, ma allo stesso tempo comprensibile; documenta la situazione tipica del nostro tempo, carico di provocazioni e fervido di novità.

Il linguaggio si porta al cuore dell’esplorazione esistenziale: si piega sulla vita, anche nella sua quotidianità, tende a decifrarla in tutti i suoi richiami, quello religioso compreso.

Anzi la riflessione religiosa muove per lo più da interrogativi profondi e appassionanti: si sforza di darvi comprensione e risposta. Va quindi forgiando un linguaggio singolarmente affinato e pertinente, di cui gli interventi che proponiamo offrono ampia documentazione.

Il quadro organizzativo globale di questo studio ha privilegiato la riflessione ermeneutica per la rilevanza e autorevolezza che gode nel panorama culturale odierno; dovuta anche al fatto che vi sono approdati studiosi e pensatori eminenti: hanno contribuito e contribuiscono a decifrare l’esperienza umana anche nel presagio che la rapporta alla Trascendenza.

Andreuccetti 2007

ANDREUCCETTI EMANUELE, La locanda dei Racconti. Una pastorale in stile narrativo, EDB, 2007

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Per chi ha consuetudine con il vangelo, la “locanda del racconto” rimanda immediatamente ad Emmaus: una narrazione che finisce sulla manifestazione di Gesù.

Da questo suggerimento prende senso il presente volume. che nasce in un contesto laico, quando l’autore scopre all’università di stato il metodo narrativo nell’interpretazione dei testi letterari. Trasferirlo all’interpretazione biblica è quasi automatico; valorizzarlo come metodo globale per la formazione in ambito catechetico e nella pastorale è il passaggio della maturità.

Ma non si pensi ad un volume metodologico: è invece una riflessione all’interno della pastorale e della catechesi, perché l’arte della narrazione è presentata come percorso pastorale-formativo alla luce dell’esperienza cristiana.

La comunità credente diventa “locanda della presenza”, “locanda della Parola”, “locanda della frazione del pane”, “locanda della comunione”.

Narrare di sé e della Chiesa fa risvegliare la reciproca identità.

Annicchiarico 2007

ANNICCHIARICO VINCENZO, Mediare il Vangelo oggi. Dire o comunicare?, Viverein, 2007

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Oggi miliardi di immagini appaiono su milioni di schermi in tutto il mondo. Da questa galassia di immagini e suoni, emergerà il volto di Cristo? Si udrà la Sua voce? Perché solo quando si vedrà il Suo Volto e si udrà la Sua voce, il mondo conoscerà la “buona notizia” della nostra redenzione. Questo è il fine dell’evangelizzazione e questo farà dei nuovi media ed in particolare di internet uno spazio umano autentico, perché se non c’è spazio per Cristo, non c’è spazio per l’uomo (Cfr. GIOVANNI PAOLO II, Internet: un nuovo Forum per proclamare il Vangelo, 12 maggio 2002).

Attanasio 2007

ATTANASIO MARIA ROSARIA, Il linguaggio multimediale nell’educazione alla fede dei fanciulli dai 7 ai 10 anni, Paoline, 2007

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Obiettivo primario del volume è di colmare l’attuale vuoto nel campo dell’interazione tra new media e catechesi dei fanciulli dai 7 ai 10 anni. La questione si pone in primo luogo in termini di comprensione del nuovo “scenario mediatico”, più che di offerta di contenuti: il soggetto educativo si è trasformato da spettatore passivo a “creatore” di percorsi, a protagonista anche nel proprio cammino di fede.

È una nuova visione pedagogica che si pone in consonanza con l’antropologia biblico-evangelica ed ecclesiale di centralità della persona, del suo valore per Dio e per (e dentro) il piano di salvezza, perché si costruisca come soggetto libero, responsabile della propria esistenza, della storia e della vita della Chiesa e come “essere in relazione”, capace di interconnessioni, di interscambi e di apertura su ogni fronte e con ogni persona.

Di Fiore 2007

DI FIORE CALOGERO, Guida la tua canoa. Manuale di dinamica di gruppo, Rubbettino, 2007

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Rubbettino, 2007, pp.196 – ISBN: 978-88-498-1756-0 – €. 13,00

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Oggi fare una proposta educativa ai giovani risulta essere una delle preoccupazioni più presenti nella nostra società, ma anche rappresenta una delle sfide più complesse e faticose che richiedono non solo un impegno serio e continuativo, ma anche una grande competenza.

Una domanda che emerge forte è: chi sono i nostri giovani? Quali sono le loro domande? Quali i loro vissuti?

I giovani di questa società appaiono molte volte insoddisfatti, con forti crisi d’identità, rischiano di diventare una massa senza nome e senza volto. Non hanno più luoghi dove vivere esperienze forti che li aiutano a non essere solo un numero nella società.

In questa situazione diventa indispensabile ripensare all’opera educativa, che miri a ridare dignità alla vita quotidiana che i giovani a volte rifiutano, perché la vedono priva di speranza; occorre ripensare alla figura di educatori che sappiano incontrare i giovani e instaurare con essi un autentico rapporto educativo, attraverso il quale indirizzarli verso la propria realizzazione personale e sociale.

Il presente lavoro mette in evidenza come in un processo di formazione dei giovani è indispensabile che l’educatore sia una persona capace di vivere e di creare rapporti educativi, e perciò è necessario che possieda competenze professionali ed esistenziali che lo abilitano a gestire dei processi educativi; il piccolo gruppo, in questa proposta, è considerato come il luogo privilegiato della comunicazione educativa e di costruzione dell’identità personale e sociale.

(dalla Prefazione di Giuseppe Morante)

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Calogero Di Fiore (Palermo, 1967) è membro della Congregazione della Missione. Dottorando in Scienze dell’educazione con specializzazione in Pastorale Giovanile e Catechetica. Docente di catechetica fondamentale presso l’istituto Pio X di Catanzaro e di dinamica di gruppo presso l’ISSR di Donnaregina di Napoli.

E-mail: alba.nuova@email.it

Lucariello 2007

LUCARIELLO DONATO, Và e anche tu fai così. Funzione performativa della Parola, Facoltà Teologica Pugliese, 2007

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La teologia narrativa può offrire all’evangelizzazione la riscoperta di un nuovo modo di “dire Dio” per la salvezza degli uomini e delle donne del nostro tempo.

Oggi ci si deve mettere alla ricerca di un linguaggio nuovo per la formulazione della fede, che sappia distinguere la sua sostanza dalle forme di espressione della medesima e che provochi una conversione non solo negli uomini e nelle donne, ma in tutta la prassi pastorale.

Questo lavoro è nato dal bisogno di ripensare l’intero impianto formativo e pastorale per una buona comunicazione e trasmissione della fede nelle comunità ecclesiali.

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Donato Lucariello è docente di Teologia Pastorale, Teologia del Laicato e Teologia Spirituale nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bari; fa parte del Dipartimento di Teologia Pratica dell’Istituto Teologico Pugliese di Molfetta (Facoltà Teologica Pugliese) e collabora con l’Istituto Pastorale Pugliese. Ha pubblicato numerosi saggi che affrontano i nodi pastorali più attuali, riguardanti la parrocchia, la catechesi e la comunicazione della fede.