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Convegno 2000

IL DOCUMENTO BASE E IL FUTURO DELLA CATECHESI

 Santuario S. Maria della Quercia – Viterbo

28-30 Settembre 2000

 

1. Il tema e le sue finalità

La ripresa della riflessione dei catecheti italiani è stata avviata. Il convegno di Anagni 1999 ha individuato una metodologia di lavoro per “cantieri” ossia per grandi temi o problemi catechistici che devono essere analizzati e approfonditi per diverso tempo e da diversi angoli di visuale. Queste ricerche si sviluppano durante l’anno e trovano spazio di comunicazione di volta in volta durante i convegni annuali. Ha inoltre chiesto di mantenere un momento di “formazione” e di dibattito legato ad una precisa questione. Da queste due direttive è nata l’ipotesi del convegno di questo anno.

L’approfondimento tematico è stato suggerito dall’occasione del 30° di pubblicazione (2 febbraio 1970) del DB Rinnovamento della Catechesi . Il Documento Base ha segnato il momento della sintesi del movimento catechistico precedente il Concilio, l’acquisizione che il Concilio ne ha fatto, e la proposta di cambio nella Chiesa Italiana. Segna un punto di non ritorno e tuttavia ha bisogno di una sua “riscrittura”. Il convegno vuole mettere insieme felicemente le due dimensioni accennate: la celebrazione del DB e le analisi per il futuro. Dovremo essere capaci di far interagire intelligentemente e in modo preparato l’analisi del passato e le ipotesi per il futuro. Il convegno vuole approfondire questa eredità attraverso due domande.

La prima è stata affidata al Prof. Giuseppe Biancardi di Torino. E’ di taglio storico e suona così : quale è lo specifico della catechesi italiana, nel panorama della storia della catechesi europea, che emerge dal DB ? Individuare uno “specifico” della definizione di catechesi nel panorama della ricca tradizione europea è una questione non facile soprattutto per la relativa bibliografia esistente. Ciascuno di noi può avere opinioni differenti che potranno emergere nel convegno. La ricerca tuttavia non ha un valore solo storiografico. E’ la base per capire quale debba essere il punto di non ritorno e cosa può essere definito inadeguato.

Questo stesso obiettivo è perseguito dalla relazione che risponde alla seconda domanda : quale è il modello di catechesi (metodologia catechistica) che ereditiamo dal DB ? Si potrebbe rispondere con l’analisi di quanto è stato successivamente realizzato. Tuttavia potrebbe esserci uno scarto tra DB e il successivo Progetto Catechistico Italiano. Comunque l’interesse è centrato sul modello di catechesi previsto. E’ facile capire lo scopo della ricerca : il futuro avrà bisogno ancora di tale impostazione ? sono stati dimenticati aspetti troppo importanti ? Le altre esperienze catechistiche hanno suggerimenti utili ? La relazione è affidata al Prof. Giorgio Ronzoni di Padova.

Dalle analisi dei cantieri, invece, sono emerse alcune direttrici di ricerca da cui sono state isolate due grandi domande. Innanzitutto la necessità di operare una più approfondita ricerca della dimensione religiosa della persona e delle culture. Questo tema non mi sembra sia stato ben delineato dalla Catechetica dei decenni passati soprattutto, credo, perché si viveva in un contesto uniforme di “religiosità” frutto delle progressive inculturazioni e/o contaminazioni tra messaggio biblico e religiosità greco-romana. Comunque si voglia definire questa posizione storiografica rimane vero che tale presupposto dell’educazione religiosa cristiana era unico, definito, accettato, tradizionalmente verificato e trasmesso. Esso serviva ottimamente da base per il processo di iniziazione/socializzazione centrato sulla educazione della persona ai valori evangelici secondo il ritmo dei sacramenti e della liturgia domenicale. Alcuni autori, anche tra di noi, stanno indagando queste piste da punti di vista scientifici differenti.

Questo impianto sta subendo progressivamente significative modifiche. Sia per uniformità che per incisività. L’uniformità è modificata dalla conoscenza e sperimentazione di altre forme di religiosità e spiritualità. L’incisività è messa in discussione dalle differenti possibilità di sperimentazione e di “benefit” che le persone desiderano ottenere.

Il Convegno è chiamato ad approfondire questa riflessione iniziata dai Cantieri nello scorso convegno. Le domande che possono essere utili per la preparazione personale sembrano essere : quali sono i tratti delle nuove spiritualità ? cosa oggi si intende da parte della gente come spiritualità ? come collegare il bisogno di spiritualità con l’annuncio del vangelo ? quali possibili tratti comuni ? quali tappe di un ipotetico viaggio dell’uomo moderno verso la maturità della sua dimensione spirituale ?

L’input iniziale sarà offerto dal dott. Marco GUZZI, filosofo, attento e appassionato conoscitore del mondo spirituale contemporaneo, realizzatore di numerosi programmi radiofonici (RAI) su tematiche esistenziali. Di lui cito gli ultimi L’ordine del Giorno (Milano, Paoline 1999) e Passaggi di millennio. Uno sguardo profetico sul tempo presente, Milano, Paoline, 1998 in attesa del prossimo Cristo e la nuova Era. A lui il compito di indagare e farci reagire soprattutto sul significato della spiritualità nel mondo contemporaneo e sulle possibilità che queste offrono alla Catechetica.

Un secondo filone emerso dai Cantieri è il tema comunicazione come cultura e nella cultura. La questione della comunicazione con il mondo moderno occidentale è vastissima. La catechesi può vantare un certo primato in tale indagine (accanto alla teologia) con le indagini di Bounique, Negri, Colomb, Milanesi, Fossion, Gevaert e tanti altri (anche con ipotesi “contestualizzate” come in alcuni convegni della Sicilia). Non ci sono solo i grandi teologi ma anche i catecheti a dire la propria opinione. Questo argomento tocca da vicino il Progetto Culturale Italiano e le future indicazioni per il Piano Pastorale degli anni 2000-2010. La catechetica dovrà farsi sentire di più in tale importante riflessione soprattutto portando avanti l’analisi che ci è stata chiesta a febbraio e che noi abbiamo potuto realizzare solo “frettolosamente”.

Tra le diverse indagini che si possono fare intorno alla cultura/e contemporanee abbiamo privilegiato quella di tipo ermeneutico nella forma dell’incontro tra il pensiero filosofico e quello teologico. Non dovranno mancare nel futuro ulteriori approcci al problema. Il motivo di questo “privilegio” sta nel fatto che il DB difettava di una tale analisi che si sviluppò successivamente e segnatamente a partire dal documento CEI Vivere la fede oggi del 1971. Più in dettaglio la domanda suona così : quali sono le linee principali della riflessione moderna e post-moderna ? che rapporto con la storia degli effetti della fede cristiana ? che rapporto stabiliscono con la fede e la possibilità di annuncio nel nostro tempo ? sono ostacolo o possibilità ?

E’ dunque da indagare il significato di Secolarizzazione per realizzare quella inculturazione esigita dalla pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica (FD, 1992 e interventi del Card. Ratzinger) in ordine al “dire la fede”. Indagini esigite e doverose ma di cui difficilmente potremmo avere una buona bibliografia (in senso di realizzazioni concrete). L’input sarà offerto dal prof. Carmelo Dotolo docente di Teologia Fondamentale alla Università Gregoriana e autore di una dettagliatissima (cf. A.Molinaro) analisi nel suo recente La teologia fondamentale davanti alle sfide del “pensiero debole” di G. Vattimo, Roma, Las, 1999.

Da ultimo: un cantiere ha messo in evidenza la necessità di individuare nuovi percorsi formativi in vista di un nuovo modello di prassi catechistica. L’ultimo grande modello messo in campo dalla comunità cristiana è stato quello della presentazione del messaggio della fede secondo le età evolutive e le relative culture . Soprattutto si è insistito sulla necessità di privilegiare la Fonte Biblica e quella Liturgica ma sempre in grande collegamento con la vita e l’esperienza antropologica (cf. per esempio CD 13-14). Lo stesso progetto catechistico italiano ha seguito questa impostazione. E’ recente l’accentuarsi di riflessioni centrate sul recupero del modello globale di Iniziazione Cristiana e del suo momento formativo (evangelizzazione e catechesi) chiamato catecumenato. Ma le definizioni e le sperimentazioni sono ancora lontano dall’essere univoche.

In ordine a questo tema ci sarà una comunicazione di don Cesare Bissoli frutto del lavoro del gruppo romano dell’AICa. Essa metterà in luce sia i problemi di definizione, sia l’ipotesi di ristrutturazione di Iniziazione Cristiana specialmente riferita ai fanciulli e ragazzi.

2. Andamento del Convegno

Il movimento complessivo del convegno dovrà essere, come sempre, quello della ricerca comune.

Quindi al centro ci dovrà essere innanzitutto l’assemblea dei partecipanti. Gli eventuali momenti di lavoro per gruppo sarà di sostegno e di preparazione alla comunicazione globale e stellare, a volte anche conflittuale, della assemblea.

I relatori hanno la consegna di intervenire per circa 20/30 minuti e non più per affermare le idee fondamentali del loro intervento che rimanderà la esplicitazione piena della ricerca al testo scritto e ad una possibile pubblicazione. I relatori saranno con noi tutto il tempo del convegno

L’esito formale del lavoro dovrà essere l’individuazione di ulteriori approfondimenti da articolare e predisporre per l’anno successivo in modo da avviare la programmazione della tappa successiva.

E’ utile che si arrivi al convegno con qualche appunto (magari secondo il proprio interesse) scritto e anche fotocopiato. La ricerca ne sarebbe oltremodo arricchita.

3. Il Momento Statuario

Si dovrà, in conclusione, verificare l’adesione al testo di Regolamento che è stato inviato già in anticipo sulla rivistina NotizieAICa. Bisognerà inoltre rivedere se il meccanismo dei “Cantieri” funziona adeguatamente. Si rifletterà anche su eventuali impegni come : una rivista stampata, l’aggiornamento del sito internet, convegni destinati alla presentazione della riflessione catechetica, il volto e le posizioni ufficiali dell’associazione in ordine alla vita ecclesiale, i contatti con le altre istituzioni accademiche.


Gli Atti del Convegno

Di seguito presentiamo il Sommario degli Atti; è possibile tuttavia scaricare il testo completo del volume in formato PDF (651kb). Inoltre è possibile ordinare una copia cartacea scrivendo alla segreteria.

  • ELEMENTI DI SPECIFICITÀ E ORIGINALITÀ NELLA VISIONE DI CATECHESI PROPOSTA DAL DB, di G. Biancardi
  • LA METODOLOGIA CATECHISTICA CHE DERIVA DAL DB, di G.Ronzoni
  • SINTESI, di A. Bollin
  • ANNUNCIARE IL CRISTO NASCENTE, di M. Guzzi
  • L’ANNUNCIO NEL CONTESTO CULTURALE DELLA MODERNITÀ E POST-MODERNITÀ, di C. Dotolo
  • SINTESI, di F. Pajer
  • IL RINNOVAMENTO DELLA CATECHESI: RISCRIVERLO PER RILANCIARLO?, di L. Meddi
  • BIBLIOGRAFIA RAGIONATA SUL “RINNOVAMENTO DELLA CATECHESI” (DOCUMENTO BASE), di U. Gianetto
  • VERSO UNA NUOVA IDENTITÀ DEL GRUPPO ITALIANO CATECHETI, di Manello M.P. e Oholeguy M.I.
  • STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI CATECHETI
  • INDICE DEI NOMI
  • INDICE GENERALE